giovedì 3 gennaio 2013

Proposte Economiche - Il Sistema della Colonia




Ancora una volta propongo uno dei miei utopici, biasimevoli o ridevoli sistemi economici per combattere la crisi. Darò a questo sistema comunitario,non solo di produzione ma anche di vita, il nome di Colonizzazione e pertanto il centro abitato che ne incarna l'esecuzione si chiamerà Colonia. Una Colonia poggia su tre valori fondamentali: lavoro,inter-dipendenza e comunità. Prima di concentrarci su questi tre cardini cerchiamo di immaginarci fisicamente un centro abitato. 
La Colonia ideale non supera le duemila persone, ed è rigidamente edificata col seguente schema: Nel centro perfetto della colonia è situato un parco sul quale si riuniscono le due strade principali della città, cardo e decumano. Su questa piazza si affacciano il Municipio ( edificio civico nel quale hanno sede i rappresentanti del potere centrale, i rappresentanti della legge e i governatori eletti dai coloni) il poliambulatorio, la mensa comune e l'edificio scolastico. Attorno a questo centro si sviluppano su vie laterali o su quelle principali le zone residenziali e la zona produttiva. Nelle vie residenziali troviamo case monofamiliari, i "moduli abitativi" prefabbricati dotati di impianti igienico-sanitari, il salotto, le camere da letto, ma nessuna cucina. L'economizzare e la necessità di una spesa limitata impongono come soluzione un refettorio comune dove alle ore dei tre pasti fondamentali la comunità si riunisce. E' essenziale inoltre che ogni colonia possieda strutture educative, di socializzazione e ricreative per ogni età. Al contrario il centro di produzione, sia esso agricolo,industriale o manifatturiero è un micro-cosmo produttivo nel quale la maggior parte dei coloni impiega il proprio tempo e offre i propri servigi. Ovviamente nessuno proibisce ai coloni di aprire attività quali piccoli empori o negozi di utilità generale, anche se i beni di prima necessità sono offerti dallo stato. A questo punto possiamo parlare del Lavoro nella colonia.
Ogni centro abitato si specializza in una o due, o pochissime merci - difatti le colonie saranno edificate su terreni fertili, in prossimità di cave o miniere, o comunque in zone di interesse economico - le quali saranno poi inviate alla città alla quale fanno riferimento, qui chiamata Capitale Distrettuale. I compiti nella produzione seguono lo schema dell'organicità: le competenze e le attitudini di ciascuno a servizio della produzione. Espongo adesso il criterio dell'Inter-dipendenza: come un apparato del corpo umano ha bisogno della collaborazione dei suoi organi per funzionare, così una colonia non è mai del tutto auto-sufficiente. La Capitale Distrettuale raccoglie i prodotti delle sue colonie e li ridistribuisce al fine di assicurare il tenore di vita più alto possibile. Infine espongo il senso di Comunità, ossia una cultura, un modus vivendi, che rispecchi la sinergia necessaria all'armonioso sviluppo delle relazioni umane. Nel mio caso i cardini sociali sono famiglia, spiritualità e ospitalità. Una colonia che vuole funzionare deve essere, azzardo la definizione, un centro sociale, un luogo dove tutti si sentono a casa e complementari l'uno all'altro, parte di un progetto grande e armonioso. Aggiungo a beneficio del lettore che nessuno impedisce, come può sembrare, la proprietà privata, diritto sacrosanto dell'individuo: ogni famiglia possiederà in toto il suo "modulo abitativo", l'automobile e, se possibile, un piccolo appezzamento di terreno nel quale potrà attrezzare un orto, un recinto per animali o tutto ciò che desidera. Termina qui l'esposizione del progetto socio-economico della Colonia, segue un piccolo Dizionario del Colono per chi vuole conoscere le figure indispensabili di un centro. 

Dizionario del Colono:
Colono: abitante della colonia, lavorante e domiciliato in essa. Il suo stipendio consiste in vitto, alloggio pagati e una somma di denaro concordata con la Federazione Coloniale.

Prefetto: carica decennale non elettiva. Lo stato invia un prefetto per la direzione della Colonia.

Supervisore Tecnico: carica statale volta al controllo e al buon funzionamento dell'apparato produttivo.

Sindaco: carica quinquennale a elezione diretta.

Assessori: cinque collaboratori a elezione diretta del sindaco. Votati dai coloni ogni 5 anni.

Sceriffo: carica a elezione diretta da parte dei coloni, amministra la giustizia. Carica vitalizia. Può scegliere fino a 15 collaboratori chiamati "Guardiani" che controllano la prigione coloniale o dispensano la giustizia e controllano i confini della colonia.

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