Voglio soffermarmi in modo
particolare su quelle che in Inghilterra chiamano “screen”, ossia “barriere”.
Esse sono strutture, spesso colonnati di legno, che dividono il presbiterio
dalla navata e che, originariamente, dovevano essere molto comuni a tutto il
mondo cattolico-romano, in quanto sono la controparte occidentale
dell’Iconostasi orientale. Cos’è una Iconostasi, e qual è il suo senso?
La prima
Iconostasi fu installata a Costantinopoli nel XII secolo, ed è frutto
dell’ipertrofia del culto delle icone a seguito della vittoria sulla fazione
iconoclasta da parte dei difensori della liceità del culto delle icone. Abbiamo
già abbondantemente discusso dell’Icona nella prima parte di questo volume, non
mi ci soffermerò. L’Iconostasi è appunto quel supporto di legno, di pietra, di
marmo, che era deputato a sorreggere le icone, e venne installato tra la navata
e il presbiterio delle chiese orientali appunto per mostrare che era possibile
venerare le immagini. Strutturalmente, in ogni iconostasi le porte centrali o “regali” sono attraversate solo dal
diacono e dal sacerdote, e sono aperte all’orario di culto, mentre le porte
laterali dette “diaconali” sono usate dal diacono per le funzioni sul bordo (
come la recita delle litanie) e dai ministranti, cerofori o suddiaconi. Su ogni
iconostasi vi devono essere una immagine della Madre di Dio e una di Gesù
Cristo, solitamente sulla parte superiore troviamo i Dodici Apostoli, sui muri
in basso i santi della chiesa o santi importanti; Sulle porte diaconali
troviamo santi diaconi o angeli. Essa ha inoltre una funzione simbolica, quella
di ricordare il Velo del Tempio di Gerusalemme, di delimitare uno spazio sacro
(il presbiterio, il luogo dell’altare, del culto) da quello dell’uditorio. La
stessa funzione in Occidente era espletata dalle “screen” – in italiano non c’è
un termine corrispondente – e dalle balaustre. L’origine non doveva essere
quella di oscurare la vista della liturgia ai laici, tant’è che le screen,
essendo “vuote”, ben si prestano anzi a essere un collante paradossalmente tra
i preti e i fedeli. Eppure, in Germania ho trovato una vera e propria
Iconostasi Gotica. Il seguente compendio fotografico, completo quando possibile
di indicazioni sul luogo e sul periodo storico, fornirà una piccola
testimonianza di ciò che almeno in Italia non siamo abituati a vedere.
chiesa dei Santi Remigio e Margherita in Inghilterra. Questo era probabilmente il prototipo di barriera comune nelle chiese latine del Primo Millennio
Vera e propria iconostasi gotica a Naumburg, in Germania, eretta nel 1245
screen nella cattedrale di San Marco a Venezia
L'articolo è tratto dal saggio "Occidente Perduto" di Marco Mannino Giorgi che ne detiene i diritti letterari
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